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Corso base 2010 a cura di Andrea Plazzi
Corso avanzato di grafica a cura di Marco Tamagnini
I docenti del corsi interverranno su contenuti e modalità di
svolgimento dei rispettivi moduli, restando a disposizione degli
interessati per chiarimenti e approfondimenti.
Programma della giornata
10.30 | Benvenuto e caffè |
11.00-13.00 | Saluti e interventi di Andrea Plazzi (editor, traduttore e direttore del corso, RAM) Mirko Tavosanis (linguista, Università di Pisa) |
13.00-14.00 | Pausa buffet |
14.00-16.00 | Marco Tamagnini (grafico, Art Director e direttore di produzione: Grani & Partners) Vincenzo Sarno (Content Acquisition Manager: DeKids) Raffaella Pellegrino (giurista: Studio D’Ammassa & |
La giornata è aperta a tutti
La seconda parte della lezione del 16 maggio, tenuta da Claudio Curcio, direttore e fondatore della manifestazione Napoli COMICON, ha affrontato un esempio pratico di evento in ambito editoriale.
Napoli COMICON è una manifestazione nata da un gruppo di appassionati di fumetto, tra cui Claudio Curcio.
L’idea di partenza era quella di creare a Napoli un salone legato al mondo del fumetto, con un intento maggiormente espositivo piuttosto che fieristico, da cui la denominazione Salone Internazionale del Fumetto.
Organizzare un evento internazionale in ambito editoriale richiede diverse fasi di preparazione, a partire dallo sviluppo del progetto.
Bisogna innanzitutto determinare se il progetto deve generare utili o se è finanziato interamente da istituzioni e sponsor, ipotesi in cui chi organizza riceve un budget chiuso da gestire.
Per ricercare fondi è fondamentale instaurare rapporti con le istituzioni, cercando il supporto di città, province, regioni e partecipando ai vari bandi istituiti a livello regionale, nazionale ed europeo.
Anche gli sponsor privati possono offrire finanziamenti in cambio della sola visibilità o, sempre più spesso ,per uno scambio di servizi e contenuti.
Con i media partner (radio, televisione, stampa) si viene a creare un rapporto interessante e stimolante a livello di comunicazione, ambito in cui contano molto anche le attività legate a web, forum e social network.
Ruolo fondamentale e insostituibile per la comunicazione di un festival è quello svolto dall’ufficio stampa, che deve essere adeguato alla portata dell’evento.
La redazione di un budget preventivo sufficientemente dettagliato risulta necessaria per la buona riuscita di un evento, dato che le risorse a disposizione incidono fortemente sulla realizzazione effettiva dei contenuti.
I ricavi provengono dalla vendita di stand e biglietti e dai finanziamenti di istituzioni e sponsor.
Le voci di spesa da considerare riguardano invece allestimenti, ospitalità, organizzazione, promozione, pubblicità.
Nell’elenco non devono mancare le spese varie, una voce apparentemente generica, ma presente in tutte le categorie elencate.
Capita frequentemente di dover sostenere delle spese impreviste (più o meno significative a seconda della scala dell’evento) per cui considerare in anticipo un margine per queste uscite aiuta a tenere sotto controllo la gestione del budget.
Questo tipo di eventi include mostre di tavole e illustrazioni originali, spesso di grande valore, da cui deriva un’attività di gestione e organizzazione delle opere, che devono essere trasferite dal luogo d’origine, assicurate, esposte e restituite.
Si è presentata l’occasione di allungare il programma della Scuola, aggiungendo una giornata che ci sembrava molto interessante: una visita agli stabilimenti di Grafica Veneta Spa, un importante centro di stampa con sede a Trebaseleghe (PD).
Le caratteristiche tecnologiche e industriali degli impianti, il numero e la potenza delle macchine da stampa, sia in piano che in rotativa, nonché la presenza di sofisticate linee di confezione fanno della visita un’ottima occasione per verificare da vicino il funzionamento di un moderno centro di produzione di ogni tipo e varietà di libri.
La visita si terrà sabato 30 maggio.
Un ringraziamento particolare va a Fabrizio Iacona e Antonio Dicensi di Grafica Veneta, per la disponibilità.
La novità ha portato a qualche modifica al programma delle ultime giornate: eccole in sintesi.
23 Maggio
Workshop di traduzione collettiva di due volumi a fumetti, uno dal francese e uno dall’inglese.
30 Maggio
Visita guidata agli stabilimenti di Grafica Veneta Spa.
6 Giugno
Giornata monografica dedicata a Neil Gaiman; docente: Alessandra Di Luzio.
La giornata del 4 aprile, come da programma, prevedeva due interventi. La prima parte della giornata, oggetto di questo post, è stata tenuta da Fabrizio Iacona (ufficio commerciale Grafica Veneta Spa) ed ha approfondito i dettagli della stampa e confezionamento di un libro, nonché le differenze nei rapporti con i clienti editori di vari paesi.
Dopo l’approvazione da parte dell’editore della cianografica (di cui abbiamo parlato anche qui) hanno inizio i procedimenti per la stampa del libro, di cui si occupa la tipografia, o centro di stampa.
L’unità base del libro è la segnatura, che viene poi assemblata diversamente a seconda del tipo di rilegatura: brossura, cucitura o cartonata.
Le variabili che si possono incontrare nella stampa e confezionamento di un libro sono davvero tante, a partire dal tipo di carta utilizzato e dalla sua grammatura, cioè il peso in grammi per metro quadrato.
La copertina viene stampata a parte rispetto al “blocco libro” (cioè le pagine interne), con altrettante varianti: può essere plastificata (lucida o opaca), contenere inserti serigrafici, rilievi, sfondamenti o essere rifinita da una sovraccoperta, tra le tante possibilità.
Alcuni clienti editori si lasciano guidare nelle scelte dei materiali, mentre altri più esigenti hanno un’idea molto chiara del prodotto desiderato.
Specie in questi casi è importante che gli ordini contengano tutte le informazioni essenziali a comprendere in maniera univoca e dettagliata il tipo di lavoro richiesto, incluse le indicazioni di imballaggio e consegna.
Ogni mercato ha una sua specificità ed è necessario adattarsi alle esigenze del cliente, in modo da ottenere risultati per lui soddisfacenti.
In questo mercato l’Italia offre prezzi competitivi rispetto ad altri paesi europei, anche grazie al suo costante investimento tecnologico. Tuttavia, in paesi come Germania e Gran Bretagna si tende a stampare preferibilmente in patria.
Oltre alla stampa, tra i costi che determinano il prezzo del libro ci sono per esempio i diritti d’autore o di traduzione, ma la componente maggiore è sicuramente la distribuzione, pari a circa la metà del prezzo di copertina, motivo per cui tutte le grandi case editrici hanno una propria casa di distribuzione.
La lezione del 28 marzo, tenuta da Raffaella Pellegrino (Università di Bologna, Studio d’Ammassa & Associati) ha proposto gli elementi fondamentali del diritto d’autore, insieme all’analisi di alcuni contratti. Di seguito una sintesi di alcuni concetti espressi nella giornata.
In materia di diritto d’autore a livello nazionale si fa riferimento agli articoli 2575-2583 del codice civile e soprattutto alla legge n. 633 del 22 aprile 1941, che protegge le opere di ingegno a carattere creativo, concretamente espresse, appartenenti ad uno dei settori artistici indicati dalla legge.
Le opere tutelate possono essere originarie o derivative (elaborate); in particolare, per queste ultime è considerato autore chi esegue l’elaborazione. Tra queste si riconoscono per esempio le traduzioni in altra lingua, in cui il traduttore è autore dell’opera elaborata, mantenendo salvi i diritti sull’opera originaria.
Le opere tutelate possono essere semplici, quando l’autore è unico, o complesse quando ci sono più autori. In questo caso esiste un’ulteriore suddivisione in opere di collaborazione, collettive e composte.
Le opere in collaborazione sono create con il contributo indistinguibile e inscindibile di più autori, coautori dell’opera in misura uguale.
Le opere collettive sono costituite dalla riunione di opere o parti di opere con carattere di creazione autonoma (ad es. dizionari, enciclopedie, riviste).
Le opere composte sono create con il contributo di più autori, distinguibile sul piano personale, ma inscindibile sul piano estetico.
L’opera a fumetti rientra nei requisiti di tutela del diritto d’autore in genere come opera composta, in cui disegnatore e sceneggiatore sono entrambi autori in maniera distinguibile, ma inscindibile nella fruizione dell’opera. Nel caso di fumetti seriali o di un personaggio già esistente, l’opera a fumetti può essere elaborata rispetto a un’opera originaria.
Un personaggio di fantasia può essere considerato un’opera di ingegno, ma per essere tutelato deve essere ben delineato e originale, con sufficienti elementi di differenziazione. Può inoltre essere tutelato ulteriormente da un marchio, con funzione distintiva, che può essere registrato.
Un personaggio a fumetti con caratteristiche tipiche, creato da uno sceneggiatore e da un disegnatore, è un’opera in collaborazione per cui l’ulteriore utilizzazione o modificazione del personaggio richiede l’accordo di entrambi i coautori, così come per lo sfruttamento economico.
Il diritto d’autore nasce con la creazione dell’opera d’ingegno e si compone di due parti fondamentali: una patrimoniale e una morale.
Il diritto patrimoniale d’autore include, tra gli altri, il diritto alla pubblicazione, riproduzione, trascrizione, distribuzione, raccolta, traduzione dell’opera e ha durata fino a 70 anni dalla morte dell’autore.
Il diritto morale prevede il diritto di paternità e integrità dell’opera, il diritto di inedito e di ritiro dell’opera dal commercio, ed è un diritto imprescrittibile.
L’autore ha diritto a percepire un compenso per le vendite successive alla prima cessione di opere delle arti figurative e di manoscritti originali, detto diritto di seguito, inalienabile e non rinunciabile, che dura fino a 70 anni dalla morte dell’autore. Alla SIAE è affidata l’attività di percezione e ripartizione di questo compenso.
Il diritto di utilizzazione dell’opera e i diritti connessi al diritto d’autore possono essere liberamente trasferiti e tale trasmissione deve essere provata per iscritto.
Esistono diversi tipi di contratti di diritto d’autore con cui vengono ceduti o concessi i diritti, con eventuali limitazioni geografiche e temporali.
Il contratto di edizione per le stampe è il contratto con cui l’autore concede ad un editore l’esercizio del diritto di pubblicare e diffondere l’opera per le stampe, per conto e a spese dell’editore stesso, per la durata massima di 20 anni.
Il contratto di edizione per opera da creare si riferisce ad una determinata opera di futura creazione e non può vincolare l’autore per un periodo di tempo superiore a 10 anni; dopo che l’opera è venuta ad esistenza si applica il termine ventennale del contratto di edizione.
Il contratto di edizione può essere per edizione, quando conferisce all’editore il diritto di eseguire una o più edizioni entro vent’anni dalla consegna, o a termine, quando conferisce all’editore il diritto di eseguire il numero di edizioni che stima necessario durante il termine stabilito, che non può eccedere venti anni, indicando però il numero minimo di esemplari di ogni edizione.
Il contratto di commissione d’opera prevede invece una cessione dei diritti al committente, nei limiti dell’oggetto e delle finalità del contratto.
In caso di contratti di edizione, la proprietà delle tavole originali si intende dell’autore, salvo diversamente indicato, mentre nel caso di un’opera su commissione le tavole si considerano di proprietà del committente. In entrambi i casi è fatta salva la diversa volontà delle parti.
La legge sul diritto d’autore non disciplina direttamente il fumetto, per la cui disciplina si farà comunque riferimento ai principi generali che regolano la materia; inoltre, spesso la realtà dei fatti è distante dalle norme e questo è uno dei motivi per cui è in corso una proposta di riforma della legge sul diritto d’autore.
Come da programma, la lezione del 14 febbraio è stata tenuta da Enrico Fornaroli, docente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna ed editor Panini Comics.
Lo scopo della giornata è descrivere il contesto in cui si inserisce la traduzione all’interno del lavoro editoriale.
La casa editrice ha una direzione letteraria che decide il programma editoriale, cioè i titoli da pubblicare. Il traduttore entra in gioco quando è necessario tradurre testi stranieri e in genere svolge il suo lavoro esternamente alla redazione.
L’impostazione grafica del prodotto editoriale viene data dalla direzione artistica, che si occupa dell’impaginazione e della progettazione.
La segreteria generale editoriale definisce i rapporti professionali di tutti coloro che lavorano per la casa editrice, inclusi gli autori di immagini e testi, quindi anche i traduttori.
La direzione propaganda (dicitura questa un po’ d’antan) si occupa di pubblicità e promozione della casa editrice, il cui canale di maggiore impatto è la partecipazione agli eventi editoriali di settore, per un riscontro diretto con il pubblico.
La distribuzione del prodotto è affidata al settore commerciale, con aree dedicate alle vendite all’estero e alle coedizioni (edizioni fatte in comune tra più case editrici).
La sezione marketing pianifica strategie commerciali, sempre più importanti nel determinare le scelte editoriali.
L’idea delle diverse esigenze dei lettori ha coinciso con il passaggio della vendita del fumetto dall’edicola alla libreria specializzata, permettendo anche alle piccole case editrici di individuare un segmento, magari di nicchia.
In edicola il fumetto trova poco spazio, mentre la libreria specializzata è dedicata al fumetto, ma anche qui il rischio è che siano rappresentate solo le testate principali, con un numero di copie “su ordinazione” per prodotti minori, penalizzando il pubblico potenziale.
Nel prodotto editoriale a fumetti, che sia albo, rivista, collana, volume antologico o graphic novel, la confezione ha la sua importanza: il materiale che compone pagine e copertine, la rilegatura ed il formato.
Il trasferimento da un contesto editoriale ad un altro può originare dei problemi, date le differenti caratteristiche: il formato album franco-belga, i comicbook americani, i tankōbon giapponesi ed il formato bonelliano in Italia.
Il percorso di creazione di un albo a fumetti si svolge nella redazione, che possiamo suddividere in due nuclei principali: testi e grafica.
Una volta impostata la testata, il passo successivo è la traduzione del testo, che deve passare la prima revisione dell’editor, responsabile della coerenza di testi e contenuti. Il letterista inserisce il testo nei balloon ed esegue gli adattamenti.
Si procede poi alla lettura della prima bozza, in cui il correttore controlla eventuali errori, refusi e incongruenze, in un testo già impostato a livello grafico. La correzione della seconda bozza serve per verificare che le modifiche siano state effettuate correttamente.
All’inizio del processo l’editor compila il timone: una griglia che indica esattamente i contenuti del singolo volume, che viene consegnata alla redazione come schema di accompagnamento per tutta la lavorazione del prodotto.
La prova pratica di compilazione di un timone evidenzia subito i problemi dell’editor nella gestione degli spazi: pagine doppie, pubblicità, indici, redazionali.
Il timone viene poi trasferito nel menabò, una guida per la tipografia, ma entreremo nel merito di questo nella prossima lezione…
La direzione della Scuola è lieta di annunciare l’attivazione dei corsi, che inizieranno sabato 7 febbraio; il calendario delle giornate è disponibile nella pagina dei programmi. Piccoli aggiustamenti sono ancora possibili e verranno riportati tempestivamente. A fare fede sarà sempre il calendario online.
Le iscrizioni resteranno aperte fino all’inizio del corso.
In questa occasione, confortata dagli incoraggianti riscontri della giornata dello scorso 29 novembre, la Scuola organizza un nuovo Open Day.
Come allora, alcuni docenti della Scuola terranno brevi interventi su contenuti e modalità di svolgimento delle rispettive giornate, restando a disposizione degli interessati per chiarimenti, approfondimenti o semplici chiacchiere.
La giornata è aperta al pubblico e in particolare a tutti gli interessati alle attività della Scuola, comprese le persone già iscritte o che abbiano deciso di iscriversi (sarà possibile farlo sul posto), per le quali si tratterà a tutti gli effetti di un anticipo sul corso.
Vi aspettiamo numerosi.
SABATO 24 GENNAIO
RAM, via San Valentino 1/f, Bologna
programma della giornata
10.00 Colazione
10.30 Saluti
10.45 Interventi di Enrico Fornaroli, Lorenzo Raggioli, Cristina Previtali.
A partire dal prossimo post attiveremo una piccola Mailing List interna alla Scuola, a cui potete chiedere di essere iscritti scrivendo all’indirizzo scuola@ramdesign.it.
Gli iscritti alla ML verranno avvertiti degli aggiornamenti e dei nuovi post (un piccolo servizio di RSS casalingo).
Al momento, gli iscritti sono le persone che hanno lasciato il loro indirizzo compilando la cartolina in distribuzione a Lucca Comics & Games una decina di giorni fa.
L’indirizzo di alcuni era però illeggibile o non funzionante: se qualcuno di coloro che l’hanno lasciato non avesse ricevuto la mail spedita oggi, e leggesse questo post, ci scriva per farci avere nuovamente il suo.
Sono quelle che ci arrivano quasi ogni ora dopo la presentazione di Lucca. Insieme alle relative risposte le abbiamo raccolte in questa pagina, raggiungibile anche dal menù a fianco.
Sono tutte importanti e contiamo che chiariscano i punti in questione.
Come da post precedente, si è svolta a Lucca la presentazione della Scuola, che ringrazia tutti gli intervenuti, insolitamente numerosi per un appuntamento della domenica mattina (e quasi tutti sconosciuti ai relatori; “pubblico vero”, insomma).
A breve inizieremo a pubblicare le prime reazioni all’iniziativa, che cominciano ad arrivare, e soprattutto a comunicarvi la parte ancora mancante del programma, le “giornate manga” in collaborazione con Kappa Edizioni.
Domenica 2 novembre alle ore 11.30, presentazione a Lucca Comics & Games delle attività della Scuola presso la Sala Incontri della Camera di Commercio, in Corte Campana 10.
Interverranno Marco Ficarra (RAM), Fabrizio Iacona (Grafica Veneta), Giovanni Mattioli (Kappa Edizioni), Andrea Plazzi (direttore della Scuola), Mirko Tavosanis (Dipartimento di studi italianistici, Università di Pisa).